Belli e impegnativi, sono i 5 percorsi più emozionanti dell’Alta Badia

Antonia Festa  | 11 Set 2025
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A qualcuno piace camminare in montagna, qualcuno ama il relax dei boschi alpini e qualcun altro, invece, ama il trekking ad alta quota. Le vette più belle sono, spesso, le più difficili da raggiungere. Esperienza, abilità tecnica, resistenza fisica: sono tutte qualità necessarie per cimentarsi nei percorsi più impegnativi, per mettersi alla prova e guadagnarsi i tramonti più spettacolari, nei posti più incredibili. Se siete pronti a mettervi in gioco, ecco a voi i cinque percorsi più impegnativi dell’Alta Badia.

Il trekking per la cima del Piz Boé

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Piz Boè, percorso

Il Piz Boé (3.152 m) fa parte del gruppo del Sella ed è una delle destinazioni più popolari di tutta l’Alta Badia. A dire il vero, è uno dei trekking sopra i tremila metri più praticati dagli escursionisti, nonostante sia abbastanza difficile. A rendere particolarmente impegnativo questo percorso non è il livello tecnico in sé, ma una serie di fattori che sommati rendono il trekking per la cima del Piz Boé un’escursione per esperti. Innanzitutto, la lunga durata del tragitto: solo per l’ascesa ci vogliono circa 5 ore di camminata. Il secondo fattore è l’elevazione; partendo da Corvara, si sale per 1.800 metri prima di raggiungere la cima del Boé. Un’impresa difficile anche per i più allenati. Se, però, avete voglia di testare le vostre capacità in montagna, sappiate che da Corvara basta percorrere i sentieri 639-638, una via diretta verso la vetta. Lungo il percorso, inoltre, si incontrano svariate baite e rifugi dove fermarsi per riposare o dove concludere l’escursione, se necessario.

Piza dale Diesc a Badia

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Piza dale Diesc, Badia

Un altro itinerario particolarmente ostico, ma bellissimo, è quello che da Badia porta a Piza dale Diesc, anche detta Cima Dieci. Il percorso parte dal centro cittadino di Badia e si sviluppa lungo il sentiero 7, che arriva, in circa 3 ore, alla stazione a monte dell’ovovia La Crusc. Qui si trova il rifugio La Crusc e, da questo momento, il sentiero 7 inizia a salire vertiginosamente lungo le pareti del massiccio del Monte Cavallo. Una volta arrivati in cima al costone, si svolta a sinistra e si imbocca la variante 7B che porterà giusto sotto al Sas dale Diesc. Gli ultimi metri per raggiungere la cima sono riservati agli escursionisti attrezzati in quanto per raggiungere la vetta è necessaria una breve ferrata. In totale, si sale per quasi 2.000 metri di dislivello, una cifra abbastanza esorbitante e che richiede una grande forza di volontà, oltre ad una preparazione atletica d’eccellenza per non risentire del dislivello. L’escursione si completa in circa 9 ore.

Da San Cassiano al Lagazuoi


Lago Lagazuoi

Questo percorso è probabilmente il più completo tra quelli proposti, in quanto non richiede solamente buona prestanza fisica, ma anche un’ottima conoscenza tecnica della montagna. Ma anche per questo è uno dei più belli. Stiamo parlando del percorso che da San Cassiano sale fino al Lagazuoi, a 2.778 metri. Si può anche scendere fino a Passo Falzarego, passando per una via ferrata. Una volta partiti da San Cassiano ci si dirige a sud sul sentiero 11, che risale la valle fino alle pendici delle montagne. Qua termina il sentiero 11 e inizia il 20 con una rapida salita, prima nel bosco e poi nel cuore della montagna. Superato il Rifugio Scotoni, si incontra il Lago Lagazuoi. Continuando a salire, finalmente si giunge alla vetta del Lagazuoi o, come viene chiamao  in dialetto, Lagació.

Piz Boé da Colfosco


Colfosco

Un percorso alternativo all’ascesa al Piz Boé è quello che passa dal paese affianco Corvara: Colfosco. L’obiettivo è sempre conquistare la cima del Piz Boé, a 3.152 metri, ma cambia molto l’approccio. Per raggiungere il Piz Boé da Colfosco, si cammina lungo la Val Setusc, seguendo tre sentieri differenti. Partendo da Colfosco si cammina lungo il 650 per poi svoltare a sinistra sul sentiero 666 che da inizio alla ripida ascesa della Val Setusc e passa per il Lago Pisciadù. Raggiunta la cima di Piza Pisciadù a 2.985 metri, si procede ancora per qualche chilometro prima di raggiungere il bivio con il sentiero 638 che porta alla cima del Piz Boé. In alternativa, da Colfosco si può risalire tutta la Val de Misdè, seguendo il sentiero 651, ma per l’ultimo tratto è necessario avere l’attrezzatura giusta per affrontare una ferrata, prima di poter ricongiungersi al 638 e terminare l’escursione al Boé.

Il 4 Peaks Alta Badia


4 Peaks Alta Badia

Il 4 Peaks Alta Badia è una sfida pensata per gli alpinisti e gli atleti che vogliono mettersi alla prova su queste montagne stupende. L’obiettivo della sfida è quello di conquistare in un giorno solo quattro picchi dell’Alta Badia. I quattro “tremila” da raggiungere sono Santa Croce (2907 metri), Cima Dieci (3026 metri), Lavarela (3055 metri) e Conturines (3064 metri). Completare la sfida in un giorno è quasi impossibile e solo un numero ristrettissimo di persone può fregiarsi del titolo di Alta Badia Mountaineer che viene assegnato a chi compie quest’impresa. Ma anche portare a termine l’obiettivo in più giorni è un risultato non da poco ed è sicuramente un target ambitissimo da molti amatori dell’alpinismo e della montagna. Un’esperienza totalizzante che aspetta solo gli escursionisti più arditi. Buona fortuna!

Antonia Festa
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