All’interno del gruppo del Cristallo questo Bivacco si trova a oltre 2700 metri: scopri la sua storia secolare

Adriano Bocci  | 02 Apr 2025
Bivacco Buffa di Perrero, sul Monte Cristallo. Cortina d'Ampezzo. Shutterstock_1332087698
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Un luogo dove l’uomo ha sfidato le leggi della fisica, costruendo durante la Prima Guerra Mondiale una struttura che oggi è diventata un rifugio. Essa aveva la funzione di accogliere il Maggiore Carlo Buffa, il quale doveva dirigere le operazioni di guerra al fronte. Siamo ebbene sul Monte Cristallo, a nord est di Cortina d’Ampezzo, a quota 2.760 metri. Andiamo alla scoperta del Bivacco Buffa di Perrero, grido di questa testimonianza.

Come arrivare allo straordinario Bivacco Buffa di Perrero

Il Bivacco Buffa incastonato nella roccia
Il Bivacco Buffa incastonato nella roccia – credit: corrierealpi.gelocal.it

Il Bivacco Buffa di Perrero, è stato costruito tramite la ristrutturazione della baracca lasciata dagli Alpini durante la Prima Guerra Mondiale. Questa struttura si raggiunge dal sentiero attrezzato Ivano Dibona, in circa otto ore di cammino, partendo dal Passo Tre Croci (perfetto anche per lo sci da fondo). Gli escursionisti possono giungere in questo luogo straordinario seguendo una via molto impegnativa, a tratti ferrata, in questo percorso lungo la dorsale Zurlon sul Monte Cristallo.

Sicuramente, la preparazione deve essere molto alta, poiché affrontare un sentiero di questo tipo non è di sicuro da tutti. All’inizio saliremo da una scala metallica, proseguendo tra passerelle in legno, gallerie belliche ed ex appostamenti per cecchini, sino a giungere al nostro obiettivo, ossia il Bivacco intitolato al Tenente Colonnello Carlo Buffa di Perrero. Durante la salita possiamo ammirare le straordinarie Dolomiti Ampezzane. Una volta arrivati alla meta, ci troviamo di fronte questo bivacco incastonato nella parete montuosa.

Alcuni fanno tappa anche alla seggiovia di Son Forca, in modo da risparmiare dislivello.

La storia di questa incredibile struttura

Bivacco Buffa circondato dalla nebbia
Bivacco Buffa circondato dalla nebbia – credit: www.ilgazzettino.it

Stiamo parlando di una struttura straordinariamente costruita senza l’ausilio di tecnologie, come base militare durante la Prima Guerra Mondiale. Durante il conflitto Italia-Austria le vette di confine sono state utilizzate come trincee in quota. Infatti, come in altri luoghi (Altopiano di Asiago, Lavarone, Valbona) in cui si possono vedere edificazioni di fortini poco visibili o completamente nascosti nella natura, questo bivacco è stato ricavato dai baraccamenti degli Alpini realizzati durante la Grande Guerra.

La struttura è addossata alla parete montuosa, perfettamente mimetizzato nella roccia. La sua progettazione lo voleva rendere invisibile agli attacchi nemici. Oggi, è diventato un punto di ristoro per gli escursionisti avventurieri che vogliono raggiungere il Bivacco Buffa. La ferrata è abbastanza facile, ma la lunghezza da percorrere è abbastanza importante. La vera difficoltà risiede nell’esposizione del percorso. Infatti, dovremo sempre avere un occhio di riguardo a dove mettiamo i piedi.

Attrezzatura tecnica

Per quanto il percorso della ferrata che conduce al Bivacco Buffa sia abbastanza semplice, l’attrezzatura che utilizzeremo dovrà essere sempre professionale e di livello molto alto. Alla fine, farà la differenza quando sentiremo la stanchezza ma non il lancinante male ai piedi dato a delle scarpe scomode. In che cosa bisognerebbe investire? Vale la pena di spendere tanto per l’attrezzatura tecnica? Che cosa bisogna comprare? Non sai da dove iniziare? Comincia da questo articolo!

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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