Acqua e roccia in un connubio perfetto: lo spettacolo delle Dolomiti di Brenta non finisce mai

Antonia Festa  | 15 Ott 2025
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San Vili, ovvero San Vigilio nell’antico dialetto trentino, è il vescovo e patrono di Trento, vissuto nel V secolo dopo Cristo, a cui è dedicato il Cammino di San Vili, un imperdibile trekking in Trentino Alto Adige. Ben cento chilometri di pura bellezza storico-culturale, che da Trento portano fino a Madonna di Campiglio, percorrendo sia la Valle dell’Adige sia le Dolomiti di Brenta, in un contesto naturalistico che ha pochi eguali in Italia.

Cammino di San Vili: il viaggio tra fede e natura

La nascita del Cammino (o Sentiero) di San Vili si deve alla Società degli Alpinisti Tridentini che, nel 1988, decise di realizzare un percorso unico, unendo i sentieri che rievocano la predicazione di San Vigilio e abbracciano sia l’aspetto religioso sia quello naturalistico ed escursionistico. Oggi il sentiero è diviso in San Vili Basso e San Vili Alto, uno più facile e l’altro più complesso, ma sempre fedeli alla proposta originale degli anni Ottanta, sebbene con alcune variazioni logistiche che favoriscono una percorribilità più agevole e sicura.

Cammino di San Vili Basso

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Informazioni utili

Lunghezza106,9 chilometri
Durata35 ore effettive
Principali punti attraversatiSopramonte, Due Laghi, San Lorenzo in Banale, Saone, Caderzone Terme
Livello di difficoltàMedio – Facile
Dislivello3.772 metri in salita, 2.454 metri in discesa
Tipologia di itinerarioTrekking, MTB
Partenza e arrivoTrento, Madonna di Campiglio (Pinzolo/Tre Ville)

Il Cammino di San Vili Basso è, tra i due, quello più facile e indicato a una tipologia di escursionisti meno esperti. Le sei tappe si suddividono come segue:

  • Tappa 1, da Trento Duomo a Sopramonte: 13,5 chilometri di percorso, per una percorrenza di 4,15 ore. Si parte dal centro di Trento, in corrispondenza del Duomo, e si prosegue verso Ponte San Lorenzo e Ponte San Giorgio, oltrepassando l’abitato di Sardegna e il Passo Camponzin, fino ad arrivare nei pressi della Chiesa parrocchiale di Sopramonte;
  • Tappa 2, da Sopramonte a Due Laghi: 15 chilometri e una durata di circa 5 ore. Il tratto è tipicamente verde e naturale, con passaggi per Baselga del Bondone, Vigolo Baselga, Gaidòs, Ciago, Lon, Fraveggio e S. Massenza, prima di arrivare allo spettacolare Lago di Toblino;
  • Tappa 3, da Due Laghi a San Lorenzo in Banale: 15,2 chilometri e circa 5 ore di percorso. Comodo sotto il profilo altimetrico, nonostante il dislivello complessivo di circa mezzo chilometro, interessa le tappe tra Valle di Ranzo, Deggia, Moline e Madonna de Rangai, prima di giungere in corrispondenza della chiesa di San Lorenzo in Banale;
  • Tappa 4, da San Lorenzo in Banale a Saone: è la tappa più lunga, con i suoi 24 chilometri e ben sette ore e mezza di durata effettiva. Si parte da San Lorenzo in Banale e si toccano, tra le altre, Pergoletti, Andogno, Sclemo e Seo, arrivando dapprima a Ragoli e, infine, a Saone, presso la Chiesa di San Brizio;
  • Tappa 5, da Saone a Caderzone Terme: circa 6 ore e poco più di 19 chilometri caratterizzano questa quinta tappa, con il passaggio per la Chiesa di San Vigilio in Vat e quella, sempre di San Vigilio, a Spiazzo (dopo Fisto). Si parte da Saone e si arriva a Caderzone Terme, con un dislivello di poco superiore ai 200 metri;
  • Tappa 6, da Caderzone Terme a Madonna di Campiglio: ampia e netta la salita che dai 741 metri di Caderzone Terme ci porta ai 1522 di Madonna di Campiglio, con 20 chilometri di strada da percorrere in circa 7 ore, anche se il tratto molto ripido potrebbe fare rallentare. Si passa per la Madonna Beata Vergine del Potere, la Chiesa di Santo Stefano e quella di San Nicola a Carisolo, si tocca la Chiesa di San Vigilio a Pinzolo, Sant’Antonio di Mavignola e i Masi di Fogajard, prima di arrivare a Madonna di Campiglio.

Cammino di San Vili Alto

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Informazioni utili

Lunghezza109,8 chilometri
Durata38,2 ore effettive
Principali punti attraversatiMonte Terlago, San Lorenzo in Banale, Larzana, Passo Daone, Caderzone
Livello di difficoltàMedio
Dislivello4.729 metri in salita, 3.411 metri in discesa
Tipologia di itinerarioTrekking, MTB
Partenza e arrivoTrento, Madonna di Campiglio (Pinzolo/Tre Ville)

Il Cammino di San Vili Alto si distingue dal Basso per una lunghezza e una percorrenza lievemente maggiori, un dislivello più ampio e, in generale, per un tracciato più ardito. Le tappe sono le seguenti:

  • Tappa 1, da Trento a Monte Terlago: partenza dalla Cattedrale di San Vigilio a Trento, passaggio urbano per Ponte San Lorenzo e Ponte San Giorgio e deviazione verso Poza dei Pini, salendo di ben 500 metri. Si prosegue per Bocca Paloni, Selva Faeda e i Laghi di Lamar, arrivando ai 711 metri di Monte Terlago dopo circa 7 ore e poco meno di 19 chilometri di cammino;
  • Tappa 2, da Monte Terlago a San Lorenzo in Banale: 25 chilometri, un durata di 8 ore e un dislivello quasi “assente” (928 metri in salita, 909 metri in discesa) per questa impegnativa seconda tappa, nella quale abbiamo come soste intermedie Casale, Covelo e Ciago con le chiese di San Giacomo e San Lorenzo, Maso Rualt. Deviazione sul bivio di Madonna dei Sassi, Ranzo con la Chiesetta di San Vigilio, Deggia, Moline e la Madonna de Rangai, prima di arrivare a San Lorenzo in Banale;
  • Tappa 3, da San Lorenzo in Banale a Larzana: 25,3 chilometri in 8 ore e mezza. È sicuramente la tappa più impegnativa del San Vili Alto, con possibili soste intermedie a Stenico, Bolzana/Ragoli e Coltura, dove fermarsi per la notte. Si passa per Sclemo, Seo, Ponte del Lisan e Cerana, dove è possibile visitare la Chiesetta di Santo Stefano;
  • Tappa 4, da Larzana a Caderzone Terme: 21 chilometri in quasi 8 ore, in un tratto impegnativo ma non “eccessivo”, in buona parte in discesa, passando per la Chiesa di San Bartolomeo a Larzana, Passo Daone, Ches di Spiazzo e Spiazzo, dove si trova la Chiesa di San Vigilio. Si arriva, poi, a Caderzone Terme dopo essersi fermati presso la Chiesa di Santa Margherita a Bocenago;
  • Tappa 5, da Caderzone Terme a Madonna di Campiglio: il percorso, 20 chilometri in 7 ore, segue per intero la tappa 6 del San Vili Basso.
Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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