Un mistero si cela nelle profondità del Lazio. Un lago immerso in un’aura magica, quasi tangibile. Un lago fantasma. L’atmosfera unica che circonda questo spettacolo è a dir poco indimenticabile, entra nelle vene per scorrere per sempre come linfa vitale. Ed eccoci al Lago di Canterno, una meraviglia unica ad un passo da Roma. Andiamo alla scoperta di quel tocco di sorpresa che ci aspetta quando siamo di fronte a questo spettacolo.
Come ben sappiamo, molti luoghi tendono a perdere il proprio alone di magia con l’avanzare dei lavori stradali e la costruzione di nuove opere ingegneristiche umane. Ciò non è successo al Lago di Canterno. Questo capolavoro ha mantenuto quel mistero sino ai giorni nostri. Siamo di fronte ad una meraviglia che riporta un perimetro di 4,9 km e una profondità che arriva al massimo a 25 metri. Misura circa 1,7 chilometri di lunghezza e 700 metri di larghezza. Eccoci nella Ciociaria; questo specchio bagnato abbraccia ben quattro comuni con il suo fascino: Ferentino, Fumone, Fiuggi e Trivigliano. Tutto il Lago di Canterno è un quadro di querce, cerri e latifoglie. E mentre ammiriamo la flora, la fauna ci saluta. Scoviamo l’airone cenerino, l’airone rosso e la gallinella d’acqua. Tutto questo contorno aggiunge ancora più meraviglia a quello che l’aura del Lago di Canterno già ci offre in partenza. Ma perché continuiamo a parlare di mistero? Scopriamolo adesso.
Parliamo di un’aura misteriosa, parliamo di lago fantasma. Ora capiamo come mai. Ciò che veramente non sappiamo è come si sia formato. Molti studiosi dicono che possa essere avvenuta quando nei primi anni dell’Ottocento le zone conche fertili ove giace ora il Lago di Canterno si allagarono. Se inizialmente potevano essere campi coltivati, ora ci troviamo di fronte a questa meraviglia della natura. Ma ciò che rende il lago fantasma tale, è uno stranissimo evento: il fiume Pertuso si svuotava e si riempiva, causando il prosciugamento totale o parziale del Lago di Cantero, il quale non dava preavvisi prima di ricomparire di colpo in tutta la sua meraviglia. Il prosciugamento non aveva assolutamente un ritmo regolare, e poteva durare giorni, mesi o addirittura anni. La fase di prosciugamento più lunga mai registrata per il Lago di Canterno durò dal 1894 al 1943. Degli interventi umani sono stati in grado di regolarlo, ma ancora oggi non si presenta in modo completamente stabile. I prosciugamenti accadono ancora di tanto in tanto, non molto frequentemente, succede ancora che si prosciughi parzialmente.
Che cosa c’è di meglio del fascino di un lago fantasma? Ebbene, questi dintorni non finiscono di stupirci. A due passi dal Lago di Canterno troviamo la certosa di Trisulti. Eccoci di fronte ad un monastero che, nel comune di Collepardo, in provincia di Frosinone, aggiunge un’ulteriore atmosfera di meraviglia a questo luogo già magico di per sé. Scopriamo la sua storia. Siamo a 825 m di altitudine. La sua storia inizia con una prima abbazia benedettina fondata nel 996 da Domenico di Sora. Ciò che vediamo oggi è invece la volontà di Papa Innocenzo III, e fu costruita nel 1.204, come proprietà dei Certosini. La consacrazione avvenne nel 1.211. “Trisulti” deriva dal latino tres saltibus, ossia un nome usato per descrivere un castello del XII secolo, il quale dominava tre valichi (o salti): quello verso l’Abruzzo, quello verso Roma e quello verso il meridione dello Stato della Chiesa. Gli stili dominanti, in questa meravigliosa abbazia ad un passo dal Lago di Canterno, sono il gotico e il barocco.
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Emma Valenti, della provincia di Trento, residente nel Parco Naturale dell'Adamello Brenta, da sempre appassionata di trekking e laureata in Beni Culturali. Promotrice del cammino meditativo, che ci aiuta a riappropriarci della centralità dell'anima.
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