Trekking Appennini, anche l’autunno è la stagione ideale per fare delle piacevoli escursioni lungo quella che è la spina dorsale dell’Italia. Chi l’ha detto che si possono infilare gli scarponcini e mettere lo zaino in spalla solo in primavera o in estate? In autunno infatti le temperature sono ideali per delle belle passeggiate – non fa più caldo e l’inverno deve ancora arrivare -, poi vogliamo parlare della magia del foliage? Fare trekking negli Appennini immersi nei colori autunnali offre una sensazione unica di relax e connessione totale nella natura. Vediamo allora da dove partire per vivere al meglio quest’esperienza.
Gli Appennini iniziano dalla Liguria e terminano in Calabria, con in mezzo il Gran Sasso che è la vetta più alta di questa catena montuosa che attraversa tutto lo Stivale. In uno scenario del genere è facile immaginare come siano tanti i borghi ideali come punti di partenza per del trekking negli Appennini. Non è stato facile così sceglierne cinque per consigliare altrettanti itinerari da poter fare in autunno, ma alla fine abbiamo cercato di indicare dei luoghi che vanno dalla Toscana fino alla Basilicata, passando per Umbria, Lazio e Abruzzo.
Si scrive Camaldoli, ma si legge Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Siamo al confine tra la Toscana e l’Emilia Romagna, nel pieno dell’Appennino Tosco-Emiliano. Dal vicino monastero parte un giro ad anello che arriva a Prato alla Penna passando anche per l’eremo, perfetto per un’escursione in autunno. Il percorso è lungo circa 10 chilometri per 500 metri di dislivello, un trekking alla portata di tutti e soprattutto incredibilmente affascinante in questa stagione. Le Foreste Casentinesi infatti cambiano colore, passando dal verde intenso della bella stagione alle mille tonalità di rosso, giallo e arancione, tipiche dell’autunno.
Spostiamoci nel cuore dell’Abruzzo e, con più precisione, a Santo Stefano di Sessanio, uno dei borghi più belli dell’aquilano e dell’intera Regione. Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, già il paese circondato da colline multicolore è meraviglioso da visitare in autunno. Dal centro storico poi parte un itinerario che conduce dritti a Rocca Calascio, il celebre castello medievale tra i più alti d’Italia da cui si gode una vista spettacolare sul Gran Sasso e sui borghi circostanti. Anche questo è un percorso adatto a tutti, lungo poco meno di 9 chilometri considerando l’andata e il ritorno e con un dislivello leggermente superiore ai 300 metri.
Per tutti gli amanti del foliage questa è una destinazione immancabile. Castel di Tora si trova nel reatino, a un proverbiale tiro di schioppo dalla Salaria che in pochi minuti conduce fino al cuore di Roma. Affacciato sul Lago del Turano, da ottobre fino a novembre i colori rossi e gialli dei boschi circostanti si riflettono sullo specchio d’acqua, regalando una vista mozzafiato e da cartolina. Per chi volesse vivere questa magia facendo un bel trekking nel centro degli Appennini, ecco che si può salire fino al Monte Navegna (1.508 m), la montagna simbolo della zona con il percorso che però è impegnativo visto gli 800 metri di dislivello.
Facendo un balzo fino alla Basilicata arriviamo a Sasso di Castalda, in provincia di Potenza e a un passo dal confine con la Campania. Si tratta di un piccolo borgo di montagna che in autunno regala un’atmosfera davvero speciale: le case in pietra incastonate nella roccia e il silenzio dell’Appennino Lucano diffondono un indescrivibile senso di tranquillità. Ci sono poi altre due peculiarità: i boschi che cambiano colore tingendosi dei colori autunnali e due ponti tibetani che si trovano in zona. Il consiglio è proprio quello di fare l’anello dei ponti tibetani che arriva fino alla cima del Monte Arioso (1.709 m). Un’escursione emozionante tra boschi di faggi e castagni che però non è consigliata per chi sta muovendo i primi passi in montagna.
L’ultimo borgo consigliato per fare in autunno del trekking negli Appennini è Nocera Umbra, conosciuta anche come “la città delle acque”. Se l’Umbria è considerata come il polmone dell’Italia un motivo ci sarà: se guardiamo Nocera Umbra su Maps, questo borgo appare come circondato dal verde. Questa natura però in autunno cambia colore, con diversi itinerari che partono dal paese per immergersi nella meraviglia del foliage dei boschi di faggi e castagni della zona. Per godere al meglio di questo spettacolo è perfetto imboccare dal borgo il sentiero che arriva fino al Monte Pennino (1.571 m), un percorso adatto anche a chi non è particolarmente esperto anche se ci sono sempre 700 metri di dislivello da dover affrontare.
Giornalista pubblicista laureato al D.A.M.S., ama da sempre la montagna e la natura, ma non chiedetegli di prendere una funivia...
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